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Ecclesiaste 4:7-16 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

7. Ho anche visto un'altra vanità sotto il sole:

8. un tale è solo, senza nessuno che gli stia vicino; non ha né figlio né fratello, e tuttavia si affatica senza fine, i suoi occhi non si saziano mai di ricchezze. Non riflette: «Ma per chi dunque mi affatico e mi privo di ogni bene?» Anche questa è una vanità, un'ingrata occupazione.

9. Due valgono piú di uno solo, perché sono ben ricompensati della loro fatica.

10. Infatti, se l'uno cade, l'altro rialza il suo compagno; ma guai a chi è solo e cade senz'avere un altro che lo rialzi!

11. Cosí pure, se due dormono assieme, si riscaldano; ma chi è solo, come farà a riscaldarsi?

12. Se uno tenta di sopraffare chi è solo, due gli terranno testa; una corda a tre capi non si rompe cosí presto.

13. Meglio un ragazzo povero e saggio che un re vecchio e stolto che non sa piú ascoltare i consigli.

14. È uscito di prigione per essere re: egli, che era nato povero nel suo futuro regno.

15. Ho visto tutti i viventi che vanno e vengono sotto il sole unirsi al ragazzo che doveva succedere al re e regnare al suo posto.

16. Era immensa la moltitudine di tutti coloro alla cui testa egli si trovava. Eppure, quelli che verranno in seguito non si rallegreranno di lui! Anche questo è vanità, e un correre dietro al vento.

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