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Ecclesiaste 2:6-14 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

6. mi costruii stagni per irrigare con essi il bosco dove crescevano gli alberi;

7. comprai servi e serve, ed ebbi dei servi nati in casa; ebbi pure greggi e armenti, in gran numero, piú di tutti quelli che erano stati prima di me a *Gerusalemme;

8. accumulai argento, oro, e le ricchezze dei re e delle province; mi procurai dei cantanti e delle cantanti e ciò che fa la delizia dei figli degli uomini, cioè donne in gran numero.

9. Cosí divenni grande e superai tutti quelli che erano stati prima di me a Gerusalemme; la mia saggezza rimase essa pure sempre con me.

10. Di tutto quello che i miei occhi desideravano io nulla rifiutai loro; non privai il cuore di nessuna gioia; poiché il mio cuore si rallegrava di ogni mia fatica, ed è la ricompensa che mi è toccata d'ogni mia fatica.

11. Poi considerai tutte le opere che le mie mani avevano fatte, e la fatica che avevo sostenuto per farle, ed ecco che tutto era vanità, un correre dietro al vento, e che non se ne trae alcun profitto sotto il sole.

12. Allora mi misi a esaminare la saggezza, la follia e la stoltezza. –Che farà l'uomo che succederà al re? Quello che già è stato fatto. –

13. E vidi che la saggezza ha un vantaggio sulla stoltezza, come la luce ha un vantaggio sulle tenebre.

14. Il saggio ha gli occhi in testa, mentre lo stolto cammina nelle tenebre; ma ho riconosciuto pure che tutti e due hanno la medesima sorte.

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