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Daniele 10:7-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

7. Soltanto io, Daniele, vidi la visione; gli uomini che erano con me non la videro, ma un gran terrore piombò su di loro e fuggirono a nascondersi.

8. Io rimasi solo, a contemplare quella grande visione. In me non rimase piú forza; il mio viso cambiò colore fino a rimanere sfigurato e le forze mi abbandonarono.

9. Poi udii il suono delle sue parole, ma appena le udii caddi assopito con la faccia a terra.

10. Ed ecco, una mano mi toccò e mi fece stare sulle ginocchia e sulle palme delle mani.

11. Poi mi disse: «Daniele, uomo molto amato, cerca di capire le parole che ti rivolgo, e àlzati nel luogo dove stai; perché ora io sono mandato a te». Quando egli mi disse questo, io mi alzai in piedi, tutto tremante.

12. Egli mi disse: «Non temere, Daniele, poiché dal primo giorno che ti mettesti in cuore di capire e d'umiliarti davanti al tuo Dio, le tue parole sono state udite e io sono venuto a motivo delle tue parole.

13. Ma il capo del regno di Persia m'ha resistito ventun giorni; però *Michele, uno dei primi capi, è venuto in mio soccorso e io sono rimasto là presso i re di Persia.

14. Ora sono venuto a farti conoscere ciò che avverrà al tuo popolo negli ultimi giorni; perché è ancora una visione che concerne l'avvenire».

15. Mentre egli mi rivolgeva queste parole, io abbassai gli occhi a terra e rimasi in silenzio.

16. Ed ecco uno che aveva l'aspetto di un *figlio d'uomo; egli mi toccò le labbra. Allora aprii la bocca, parlai, e dissi a colui che mi stava davanti: «Mio signore, questa visione mi ha riempito d'angoscia, le forze mi hanno abbandonato e non mi è piú rimasto alcun vigore.

17. Io, tuo servo, non potrei parlare con te, o mio signore, perché ormai non ho piú forza e mi manca persino il respiro».

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