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Cantico dei Cantici 5:1-8 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. Sono venuto nel mio giardino, o mia sorella, o sposa mia; ho còlto la mia mirra e i miei aromi; ho mangiato il mio favo di miele; ho bevuto il mio vino e il mio latte. Amici, mangiate, bevete, inebriatevi d'amore!

2. Io dormivo, ma il mio cuore vegliava. Sento la voce del mio amico che bussa e dice: «Aprimi, sorella mia, amica mia, colomba mia, o mia perfetta! Poiché il mio capo è coperto di rugiada e le mie chiome sono piene di gocce della notte».

3. Io mi sono tolta la gonna; come me la rimetterei ancora? Mi sono lavata i piedi; come li sporcherei ancora?

4. L'amico mio ha passato la mano per la finestra, il mio amore si è agitato per lui.

5. Mi sono alzata per aprire al mio amico, e le mie mani hanno stillato mirra, le mie dita mirra liquida, sulla maniglia della serratura.

6. Ho aperto all'amico mio, ma l'amico mio si era ritirato, era partito. Ero fuori di me mentr'egli parlava; l'ho cercato, ma non l'ho trovato; l'ho chiamato, ma non mi ha risposto.

7. Le guardie che vanno attorno per la città mi hanno incontrata, mi hanno battuta, mi hanno ferita; le guardie delle mura mi hanno strappato il velo.

8. Io vi scongiuro, figlie di *Gerusalemme, se trovate il mio amico, che gli direte? Che sono malata d'amore.

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