Nuovo Testamento

Matteo 26:18-30 La Parola è Vita (PEV)

18. Gesù rispose: «Andate in città dal tal dei tali e ditegli: “Il nostro maestro dice che sta per arrivare il suo momento e farà il pranzo di Pasqua con i suoi discepoli a casa tua”».

19. I discepoli fecero come Gesù aveva loro ordinato e prepararono là per la cena.

20-21. Quella sera, mentre sedeva a tavola con i dodici, Gesù disse: «Uno di voi mi tradirà».

22. I discepoli diventarono molto tristi e cominciarono a chiedergli uno alla volta: «Sono io quello che ti tradirà, Signore?»

23. E Gesù rispose: «È quello che ho servito per primo.

24. Devo morire, proprio come dice la profezia, ma guai allʼuomo da cui sono tradito! Sarebbe stato molto meglio per lui se non fosse mai nato!»

25. Anche Giuda, il traditore, gli chiese: «Maestro, sono io quello?» E Gesù gli rispose: «Sì».

26. Mentre stavano mangiando, Gesù prese del pane, lo benedì, lo spezzò, poi lo diede ai discepoli, dicendo: «Prendete e mangiate, questo è il mio corpo».

27. Poi prese una coppa di vino, ringraziò Dio e la diede ai discepoli, dicendo: «Bevetene tutti,

28. perché questo è il mio sangue, che suggella il Nuovo Patto. È versato per perdonare i peccati di molti.

29. Ricordate le mie parole: non berrò più vino fino al giorno in cui non ne berrò del nuovo con voi nel Regno di mio Padre».

30. E, dopo aver cantato un inno, si avviarono verso il Monte degli Ulivi.

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