Nuovo Testamento

Atti 12:14-25 La Parola è Vita (PEV)

14. Quando riconobbe la voce di Pietro, ne fu talmente contenta che non aprì, ma, di corsa, tornò indietro ad annunciare a tutti che Pietro era lì, alla porta.

15. Nessuno le credette. «Sei matta da legare!» le dissero. Ma, siccome insisteva, azzardarono: «Sarà il suo angelo! (Devono averlo ucciso)».

16. Intanto Pietro continuava a bussare. Quando finalmente gli aprirono, immaginate la loro sorpresa!

17. Pietro fece loro cenno di calmarsi, poi raccontò lʼaccaduto e come il Signore lʼaveva fatto uscire dalla prigione. Infine disse: «Fate sapere a Giacomo e agli altri fratelli quello che è successo». Poi se ne andò in un posto più sicuro.

18. Allʼalba, la prigione era sottosopra. Dove era finito Pietro?

19. Quando Erode mandò a prenderlo e non lo trovarono, fece arrestare le sedici guardie che, dopo essere state processate, furono condannate a morte. Poi Erode partì dalla Giudea e si stabilì a Cesarèa.

20. Mentre era a Cesarèa, una delegazione di Tiro e Sidone gli chiese udienza. Erode era molto irritato contro queste due città, ma i loro ambasciatori ottennero lʼappoggio di Blasto, segretario del re, e chiesero di accordarsi, perché il benessere del loro popolo dipendeva dal commercio con il paese di Erode.

21. Nel giorno fissato, Erode, dopo aver indossato il suo mantello regale, si sedette sul trono e cominciò a parlare.

22. Quando ebbe finito, il popolo lʼapplaudì, gridando: «È un dio che parla, non un uomo!»

23. In quel momento un angelo del Signore colpì con una terribile malattia Erode, che morì roso dai vermi, perché aveva preso per sé lʼadorazione degli uomini, anziché rendere la gloria a Dio.

24. Intanto la parola di Dio si spandeva sempre più, e il numero dei credenti aumentava.

25. Barnaba e Paolo visitarono Gerusalemme, poi, terminata la loro missione, tornarono ad Antiochia, portando con sé anche Giovanni soprannominato Marco.

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