Antico Testamento

Nuovo Testamento

Romani 4:1-10 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

1. CHE diremo adunque che il padre nostro Abrahamo abbia ottenuto secondo la carne?

2. Perciocchè, se Abrahamo è stato giustificato per le opere, egli ha di che gloriarsi; ma egli non ha nulla di che gloriarsi appo Iddio.

3. Imperocchè, che dice la scrittura? Or Abrahamo credette a Dio, e ciò gli fu imputato a giustizia.

4. Ora, a colui che opera, il premio non è messo in conto per grazia, ma per debito.

5. Ma, a colui che non opera, anzi crede in colui che giustifica l’empio, la sua fede gli è imputata a giustizia.

6. Come ancora Davide dice la beatitudine esser dell’uomo, a cui Iddio imputa la giustizia, senza opere, dicendo:

7. Beati coloro, le cui iniquità son rimesse, e i cui peccati son coperti.

8. Beato l’uomo, a cui il Signore non avrà imputato peccato.

9. Ora dunque, questa beatitudine cade ella sol nella circoncisione, ovvero anche nell’incirconcisine? poichè noi diciamo che la fede fu imputata ad Abrahamo a giustizia.

10. In che modo dunque gli fu ella imputata? mentre egli era nella circoncisione, o mentre era nell’incirconcisione? non mentre era nella circoncisione, anzi nell’incirconcisione.

Leggi il capitolo completo Romani 4