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Romani 3:5-11 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

5. Ora, se la nostra ingiustizia commenda la giustizia di Dio, che diremo? Iddio è egli ingiusto, quando egli impone punizione? Io parlo umanamente.

6. Così non sia; altrimenti, come giudicherebbe Iddio il mondo?

7. Imperocchè, se la verità di Dio per la mia menzogna è soprabbondata alla sua gloria, perchè sono io ancor condannato come peccatore?

8. E non dirassi come siamo infamati, e come alcuni dicono che noi diciamo: Facciamo i mali, acciocchè ne avvengano i beni? de’ quali la condannazione è giusta.

9. CHE dunque? abbiamo noi qualche eccellenza? del tutto no; poichè innanzi abbiamo convinti tutti, così Giudei, come Greci, ch’essi sono sotto peccato;

10. siccome è scritto: Non v’è alcun giusto, non pure uno.

11. Non v’è alcuno che abbia intendimento, non v’è alcuno che ricerchi Iddio.

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