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Romani 15:21-33 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

21. Ma, come è scritto: Coloro a’ quali non è stato annunziato nulla di lui lo vedranno; e coloro che non ne hanno udito parlare l’intenderanno.

22. Per la qual cagione ancora sono spesse volte stato impedito di venire a voi.

23. Ma ora, non avendo più luogo in queste contrade, ed avendo già da molti anni gran desiderio di venire a voi,

24. quando andrò in Ispagna, verrò a voi; perciocchè io spero, passando, di vedervi, e d’esser da voi accompagnato fin là, dopo che prima mi sarò in parte saziato di voi.

25. Ora al presente io vo in Gerusalemme, per sovvenire a’ santi.

26. Perciocchè a que’ di Macedonia, e d’Acaia, è piaciuto di far qualche contribuzione per li poveri d’infra i santi, che sono in Gerusalemme.

27. È, dico, lor piaciuto di farlo; ed anche son loro debitori, perciocchè, se i Gentili hanno partecipato ai lor beni spirituali, debbono altresì sovvenir loro ne’ carnali.

28. Appresso adunque che io avrò compiuto questo, ed avrò lor consegnato questo frutto, io andrò in Ispagna, passando da voi.

29. Or io so che, venendo a voi, verrò con pienezza di benedizione dell’evangelo di Cristo.

30. Or io vi prego, fratelli, per lo Signor nostro Gesù Cristo, e per la carità dello Spirito, che combattiate meco presso Iddio per me, nelle vostre orazioni;

31. acciocchè io sia liberato da’ ribelli, che son nella Giudea; e che il mio ministerio, che è per Gerusalemme, sia accettevole a’ santi.

32. Acciocchè se piace a Dio, io venga con allegrezza a voi, e sia ricreato con voi.

33. Or l’Iddio della pace sia con tutti voi. Amen.

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