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Matteo 12:13-25 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

13. Allora egli disse a quell’uomo: Distendi la tua mano. Ed egli la distese, e fu resa sana come l’altra.

14. Ma i Farisei, usciti fuori, presero consiglio contro a lui, come lo farebbero morire.

15. Ma Gesù, conoscendo ciò, si ritrasse di là; e molte turbe lo seguitarono, ed egli li guarì tutti.

16. E divietò loro severamente, che nol palesassero;

17. acciocchè si adempiesse ciò che fu detto dal profeta Isaia, dicendo:

18. Ecco, il mio Servitore, il quale io ho eletto; l’amato mio in cui l’anima mia ha preso il suo compiacimento; io metterò lo Spirito mio sopra lui, ed egli annunzierà giudizio alle genti.

19. Egli non contenderà, e non griderà; e niuno udirà la sua voce per le piazze.

20. Egli non triterà la canna rotta, e non ispegnerà il lucignolo fumante; finchè abbia messo fuori il giudizio in vittoria.

21. E le genti spereranno nel suo nome.

22. ALLORA gli fu presentato un indemoniato, cieco, e mutolo; ed egli lo sanò; talchè colui che prima era cieco, e mutolo, parlava e vedeva.

23. E tutte le turbe stupivano, e dicevano: Non è costui il Cristo, il Figliuol di Davide?

24. Ma i Farisei, udendo ciò, dicevano: Costui non caccia i demoni, se non per Beelzebub, principe de’ demoni.

25. E Gesù, conoscendo i lor pensieri, disse loro: Ogni regno, diviso in sè stesso in parti contrarie, è deserto; parimente, ogni città, o casa, divisa in sè stessa in parti contrarie, non può durare.

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