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Marco 9:22-32 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

22. E spesse volte l’ha gettato nel fuoco, e nell’acqua, per farlo perire; ma, se tu ci puoi nulla, abbi pietà di noi, ed aiutaci.

23. E Gesù gli disse: Se tu puoi credere, ogni cosa è possibile a chi crede.

24. E subito il padre del fanciullo, sclamando con lagrime, disse: Io credo, Signore; sovvieni alla mia incredulità.

25. E Gesù, veggendo che la moltitudine concorreva a calca, sgridò lo spirito immondo, dicendogli: Spirito mutolo e sordo, esci fuori di lui io tel comando, e giammai più non entrare in lui.

26. E il demonio, gridando, e straziandolo forte, uscì fuori; e il fanciullo divenne come morto; talchè molti dicevano: Egli è morto.

27. Ma Gesù, presolo per la mano, lo levò, ed egli si rizzò in piè.

28. E quando Gesù fu entrato in casa, i suoi discepoli lo domandarono in disparte: Perchè non abbiam noi potuto cacciarlo?

29. Ed egli disse loro: Questa generazion di demoni non esce per alcun altro modo, che per orazione, e per digiuno.

30. POI, essendosi partiti di là, passarono per la Galilea; ed egli non voleva che alcun lo sapesse.

31. Perciocchè egli ammaestrava i suoi discepoli, e diceva loro: Il Figliuol dell’uomo sarà tosto dato nelle mani degli uomini, ed essi l’uccideranno; ma, dopo che sarà stato ucciso, risusciterà nel terzo giorno.

32. Ma essi non intendevano questo ragionamento, e temevano di domandarlo.

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