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Luca 5:13-21 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

13. Ed egli, distesa la mano, lo toccò, dicendo: Sì, io lo voglio, sii netto. E subito la lebbra si partì da lui.

14. Ed egli gli comandò di non dirlo ad alcuno; anzi va’, diss’egli, mostrati al sacerdote, ed offerisci, per la tua purificazione, secondo che Mosè ha ordinato in testimonianza a loro.

15. E la fama di lui si spandeva vie più; e molte turbe si raunavano per udirlo, e per esser da lui guarite delle loro infermità.

16. Ma egli si sottraeva ne’ deserti, ed orava.

17. ED avvenne un di que’ giorni, ch’egli insegnava; e quivi sedevano de’ Farisei, e de’ dottori della legge, i quali eran venuti di tutte le castella della Galilea, e della Giudea, e di Gerusalemme; e la virtù del Signore era quivi presente, per sanarli.

18. Ed ecco certi uomini, che portavano sopra un letto un uomo paralitico, e cercavano di portarlo dentro, e di metterlo davanti a lui.

19. E non trovando onde lo potessero metter dentro, per la moltitudine, salirono sopra il tetto della casa, e lo calaron pe’ tegoli, insieme col letticello, ivi in mezzo, davanti a Gesù.

20. Ed egli, veduta la lor fede, disse a colui: Uomo, i tuoi peccati ti son rimessi.

21. E gli Scribi e i Farisei presero a ragionare, dicendo: Chi è costui che pronunzia bestemmie? chi può rimettere i peccati, se non Iddio solo?

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