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Luca 15:25-32 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

25. Or il figliuol maggiore di esso era a’ campi; e come egli se ne veniva, essendo presso della casa, udì il concento e le danze.

26. E, chiamato uno de’ servitori, domandò che si volesser dire quelle cose.

27. Ed egli gli disse: Il tuo fratello è venuto, e tuo padre ha ammazzato il vitello ingrassato, perciocchè l’ha ricoverato sano e salvo.

28. Ma egli si adirò, e non volle entrare; laonde suo padre uscì, e lo pregava d’entrare.

29. Ma egli, rispondendo, disse al padre: Ecco, già tanti anni io ti servo, e non ho giammai trapassato alcun tuo comandamento; e pur giammai tu non mi hai dato un capretto, per rallegrarmi co’ miei amici.

30. Ma, quando questo tuo figliuolo, che ha mangiati i tuoi beni con le meretrici, è venuto, tu gli hai ammazzato il vitello ingrassato.

31. Ed egli gli disse: Figliuolo, tu sei sempre meco, e ogni cosa mia è tua.

32. Or conveniva far festa, e rallegrarsi, perciocchè questo tuo fratello era morto, ed è tornato a vita, era perduto, ed è stato ritrovato.

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