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Luca 12:12-21 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

12. Perciocchè lo Spirito Santo, in quell’ora stessa, v’insegnerà ciò che vi converrà dire.

13. OR alcuno della moltitudine gli disse: Maestro, di’ a mio fratello che partisca meco l’eredità.

14. Ma egli disse: O uomo, chi mi ha costituito sopra voi giudice, o partitore?

15. Poi disse loro: Badate, e guardatevi dall’avarizia; perciocchè, benchè alcuno abbondi, egli non ha però la vita per li suoi beni.

16. Ed egli disse loro una parabola: Le possessioni d’un uomo ricco fruttarono copiosamente.

17. Ed egli ragionava fra sè medesimo, dicendo: Che farò? poichè io non ho ove riporre i miei frutti.

18. Poi disse: Questo farò: io disfarò i miei granai, e ne edificherò di maggiori, e quivi riporrò tutte le mie entrate, e i miei beni.

19. E dirò all’anima mia: Anima, tu hai molti beni, riposti per molti anni, quietati, mangia, bevi, e godi.

20. Ma Iddio gli disse: Stolto, questa stessa notte, l’anima tua ti sarà ridomandata; e di cui saranno le cose che tu hai apparecchiate?

21. Così avviene a chi fa tesoro a sè stesso, e non è ricco in Dio.

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