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Filippesi 2:8-18 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

8. e trovato nell’esteriore simile ad un uomo, abbassò sè stesso, essendosi fatto ubbidiente infino alla morte, e la morte della croce.

9. Per la qual cosa ancora Iddio lo ha sovranamente innalzato, e gli ha donato un nome, che è sopra ogni nome;

10. acciocchè nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle creature celesti, e terrestri, e sotterranee;

11. e che ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.

12. Perciò, cari miei, come sempre mi avete ubbidito, non sol come nella mia presenza, ma ancora molto più al presente nella mia assenza, compiete la vostra salute con timore, e tremore.

13. Poichè Iddio è quel che opera in voi il volere e l’operare, per il suo beneplacito.

14. Fate ogni cosa senza mormorii, e quistioni;

15. acciocchè siate irreprensibili, e sinceri, figliuoli di Dio senza biasimo, in mezzo della perversa e storta generazione, fra la quale risplendete come luminari nel mondo, portando innanzi a quella la parola della vita;

16. acciocchè io abbia di che gloriarmi nel giorno di Cristo, ch’io non son corso in vano, nè in vano ho faticato.

17. E se pure anche sono, a guisa d’offerta da spandere, sparso sopra l’ostia e il sacrificio della fede vostra, io ne gioisco, e ne congioisco con tutti voi.

18. Gioitene parimente voi, e congioitene meco.

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