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Filemone 1:12-20 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

12. Il quale io ho rimandato; or tu accoglilo, cioè, le mie viscere.

13. Io lo voleva ritenere appresso di me, acciocchè in vece tua mi ministrasse nei legami dell’evangelo;

14. ma non ho voluto far nulla senza il tuo parere; acciocchè il tuo beneficio non fosse come per necessità, ma di spontanea volontà.

15. Perciocchè, forse per questa cagione egli si è dipartito da te per un breve tempo, acciocchè tu lo ricoveri in perpetuo;

16. non più come servo, ma da più di servo, come caro fratello, a me sommamente; ora, quanto più a te, ed in carne, e nel Signore?

17. Se dunque tu mi tieni per consorte, accoglilo come me stesso.

18. Che se ti ha fatto alcun torto, o ti deve cosa alcuna, scrivilo a mia ragione.

19. Io Paolo ho scritto questo di man propria, io lo pagherò, per non dirti che tu mi devi più di ciò, cioè te stesso.

20. Deh! fratello, fammi pro in ciò nel Signore; ricrea le mie viscere nel Signore.

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