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Apocalisse 22:8-15 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

8. Ed io Giovanni son quel che ho udite, e vedute queste cose. E quando le ebbi udite, e vedute, io mi gettai giù, per adorar davanti a’ piedi dell’angelo che mi avea mostrate queste cose.

9. Ed egli mi disse: Guardati che tu nol faccia: io son conservo tuo, e de’ tuoi fratelli profeti, e di coloro che serbano le parole di questo libro; adora Iddio.

10. Poi mi disse: Non suggellar le parole della profezia di questo libro; perciocchè il tempo è vicino.

11. Chi è ingiusto sialo ancora vie più; e chi è contaminato si contamini vie più; e chi è giusto operi la giustizia ancora vie più; e chi è santo sia santificato vie più.

12. Ecco, io vengo tosto, e il mio premio è meco, per rendere a ciascuno secondo che sarà l’opera sua.

13. Io son l’Alfa e l’Omega; il principio e la fine; il primo e l’ultimo.

14. Beati coloro che mettono in opera i comandamenti d’esso, acciocchè abbiano diritto all’albero della vita, ed entrino per le porte nella città.

15. Fuori i cani, e i maliosi, e i fornicatori, e i micidiali, e gl’idolatri, e chiunque ama, e commette falsità.

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