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2 Timoteo 1:11-18 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

11. A che io sono stato posto banditore, ed apostolo, e dottor de’ Gentili.

12. Per la qual cagione ancora io soffro queste cose; ma non me ne vergogno; perciocchè io so a cui ho creduto, e son persuaso ch’egli è potente da guardare il mio deposito per quel giorno.

13. Ritieni la forma delle sane parole, che tu hai udite da me, in fede, e carità, che è in Cristo Gesù.

14. Guarda il buon deposito, per lo Spirito Santo, che abita in noi.

15. Tu sai questo: che tutti quelli che son nell’Asia si son ritratti da me; de’ quali è Figello, ed Ermogene.

16. Conceda il Signore misericordia alla famiglia di Onesiforo; perciocchè spesse volte egli mi ha ricreato, e non si è vergognato della mia catena.

17. Anzi, essendo a Roma, studiosissimamente mi ha cercato, e mi ha trovato.

18. Concedagli il Signore di trovar misericordia presso il Signore in quel giorno. Quanti servigi ancora egli ha fatti in Efeso, tu il sai molto bene.

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