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2 Corinzi 12:8-15 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

8. Per la qual cosa ho pregato tre volte il Signore, che quello si dipartisse da me.

9. Ma egli mi ha detto: La mia grazia ti basta; perciocchè la mia virtù si adempie in debolezza. Perciò molto volentieri mi glorierò più tosto nelle mie debolezze, acciocchè la virtù di Cristo mi ripari.

10. Perciò, io mi diletto in debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in distrette per Cristo; perciocchè, quando io sono debole, allora son forte.

11. IO son divenuto pazzo, gloriandomi; voi mi ci avete costretto; poichè da voi doveva io essere commendato; perciocchè io non sono stato da nulla meno di cotesti apostoli sommi, benchè io non sia niente.

12. Certo i segni dell’apostolo sono stati messi in opera fra voi, in ogni sofferenza; in segni, e prodigi, e potenti operazioni.

13. Perciocchè, in che siete voi stati da meno delle altre chiese, se non ch’io non vi sono stato grave? perdonatemi questo torto.

14. Ecco, questa è la terza volta ch’io son pronto a venire a voi, e non vi sarò grave; perchè io non cerco i vostri beni, ma voi; perciocchè i figliuoli non debbono far tesoro a’ padri ed alle madri, ma i padri e le madri ai figliuoli.

15. E quant’è a me, molto volentieri spenderò, anzi sarò speso per le anime vostre; quantunque, amandovi io sommamente, sia meno amato.

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