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2 Corinzi 11:7-17 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

7. Ho io commesso peccato, in ciò che mi sono abbassato me stesso, acciocchè voi foste innalzati? inquanto che gratuitamente vi ho evangelizzato l’evangelo di Dio?

8. Io ho predate le altre chiese, prendendo salario per servire a voi.

9. Ed anche, essendo appresso di voi, ed avendo bisogno, non sono stato grave ad alcuno; perciocchè i fratelli, venuti di Macedonia, hanno supplito al mio bisogno; ed in ogni cosa mi son conservato senza esservi grave, ed anche per l’avvenire mi conserverò.

10. La verità di Cristo è in me, che questo vanto non sarà turato in me nelle contrade dell’Acaia.

11. Perchè? forse perciocchè io non v’amo? Iddio lo sa.

12. Anzi ciò che io fo, lo farò ancora, per toglier l’occasione a coloro che desiderano occasione; acciocchè in ciò che si gloriano sieno trovati quali noi ancora.

13. Perciocchè tali falsi apostoli sono operai frodolenti, trasformandosi in apostoli di Cristo.

14. E non è maraviglia; perciocchè Satana stesso si trasforma in angelo di luce.

15. Ei non è dunque gran cosa, se i suoi ministri ancora si trasformano in ministri di giustizia; de’ quali la fine sarà secondo le loro opere.

16. IO lo dico di nuovo: Niuno mi stimi esser pazzo; se no, ricevetemi eziandio come pazzo; acciocchè io ancora mi glorii un poco.

17. Ciò ch’io ragiono in questa ferma confidanza di vanto, non lo ragiono secondo il Signore, ma come in pazzia.

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