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2 Corinzi 11:26-33 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

26. Spesse volte sono stato in viaggi, in pericoli di fiumi, in pericoli di ladroni, in pericoli della mia nazione, in pericoli da’ Gentili, in pericoli in città, in pericoli in solitudine, in pericoli in mare, in pericoli fra falsi fratelli;

27. in fatica, e travaglio; sovente in veglie, in fame, ed in sete; in digiuni spesse volte; in freddo, e nudità.

28. Oltre alle cose che son di fuori, ciò che si solleva tuttodì contro a me, è la sollecitudine per tutte le chiese.

29. Chi è debole, ch’io ancora non sia debole? chi è scandalezzato, ch’io non arda?

30. Se convien gloriarsi, io mi glorierò delle cose della mia debolezza.

31. Iddio e Padre del nostro Signor Gesù Cristo, il quale è benedetto in eterno, sa ch’io non mento.

32. In Damasco, il governatore del re Areta avea poste guardie nella città de’ Damasceni, volendomi pigliare;

33. ma io fui calato dal muro per una finestra, in una sporta; e così scampai dalle sue mani.

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