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1 Corinzi 6:1-13 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

1. ARDISCE alcun di voi, avendo qualche affare con un altro, chiamarlo in giudizio davanti agl’iniqui, e non davanti a’ santi?

2. Non sapete voi che i santi giudicheranno il mondo? e se il mondo è giudicato per voi, siete voi indegni de’ minimi giudicii?

3. Non sapete voi che noi giudicheremo gli angeli? quanto più possiamo giudicar delle cose di questa vita?

4. Dunque, se avete delle liti per cose di questa vita, fate seder per giudici quelli che nella chiesa sono i più dispregevoli.

5. Io lo dico per farvi vergogna. Così non vi è egli pur un savio fra voi, il qual possa dar giudicio fra l’uno de’ suoi fratelli e l’altro?

6. Ma fratello con fratello litiga, e ciò davanti agl’infedeli.

7. Certo adunque già vi è del tutto del difetto in voi, in ciò che voi avete delle liti gli uni con gli altri; perchè non sofferite voi più tosto che torto vi sia fatto? perchè non vi lasciate più tosto far qualche danno?

8. Ma voi fate torto, e danno; e ciò a’ fratelli.

9. Non sapete voi che gl’ingiusti non erederanno il regno di Dio? Non v’ingannate; nè i fornicatori, nè gl’idolatri, nè gli adulteri, nè i molli, nè quelli che usano co’ maschi;

10. nè i ladri, nè gli avari, nè gli ubbriachi, nè gli oltraggiosi, nè i rapaci, non erederanno il regno di Dio.

11. Or tali eravate già alcuni; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati, nel nome del Signore Gesù, e per lo Spirito dell’Iddio nostro.

12. OGNI cosa mi è lecita, ma ogni cosa non è utile; ogni cosa mi è lecita, ma non però sarò per cosa alcuna reso soggetto.

13. Le vivande son per il ventre, ed il ventre per le vivande; e Iddio distruggerà e quello, e queste; ma il corpo non è per la fornicazione, anzi per lo Signore, e il Signore per lo corpo.

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