Antico Testamento

Nuovo Testamento

1 Corinzi 14:9-22 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

9. Così ancor voi, se per lo linguaggio non proferite un parlare intelligibile, come s’intenderà ciò che sarà detto? perciocchè voi sarete come se parlaste in aria.

10. Vi sono, per esempio, cotante maniere di favelle nel mondo, e niuna nazione fra gli uomini è mutola.

11. Se dunque io non intendo ciò che vuol dir la favella, io sarò barbaro a chi parla, e chi parla sarà barbaro a me.

12. Così ancor voi, poichè siete desiderosi de’ doni spirituali, cercate d’abbondarne, per l’edificazion della chiesa.

13. Perciò, chi parla linguaggio strano, preghi di potere interpretare.

14. Perciocchè, se io fo orazione in linguaggio strano, ben fa lo spirito mio orazione, ma la mia mente è infruttuosa.

15. Che si deve adunque fare? io farò orazione con lo spirito, ma la farò ancora con la mente; salmeggerò con lo spirito, ma salmeggerò ancora con la mente.

16. Poichè, se tu benedici con lo spirito, come dirà colui che occupa il luogo dell’idiota Amen al tuo ringraziamento, poichè egli non intende ciò che tu dici?

17. Perciocchè tu rendi ben grazie, ma altri non è edificato.

18. Io ringrazio l’Iddio mio, che io ho più di questo dono di parlar diverse lingue che tutti voi.

19. Ma nella chiesa io amo meglio dir cinque parole per la mia mente, acciocchè io ammaestri ancora gli altri, che diecimila in lingua strana.

20. Fratelli, non siate fanciulli di senno; ma siate bambini in malizia, e uomini compiuti in senno.

21. Egli è scritto nella legge: Io parlerò a questo popolo per genti di lingua strana, e per labbra straniere; e non pur così mi ascolteranno, dice il Signore.

22. Per tanto, i linguaggi son per segno, non a’ credenti, anzi agli infedeli; ma la profezia non è per gl’infedeli, anzi per li credenti.

Leggi il capitolo completo 1 Corinzi 14