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1 Corinzi 14:18-24 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

18. Io ringrazio l’Iddio mio, che io ho più di questo dono di parlar diverse lingue che tutti voi.

19. Ma nella chiesa io amo meglio dir cinque parole per la mia mente, acciocchè io ammaestri ancora gli altri, che diecimila in lingua strana.

20. Fratelli, non siate fanciulli di senno; ma siate bambini in malizia, e uomini compiuti in senno.

21. Egli è scritto nella legge: Io parlerò a questo popolo per genti di lingua strana, e per labbra straniere; e non pur così mi ascolteranno, dice il Signore.

22. Per tanto, i linguaggi son per segno, non a’ credenti, anzi agli infedeli; ma la profezia non è per gl’infedeli, anzi per li credenti.

23. Se dunque, quando tutta la chiesa è raunata insieme, tutti parlano linguaggi strani, ed entrano degl’idioti, o degl’infedeli, non diranno essi che voi siete fuori del senno?

24. Ma, se tutti profetizzano, ed entra alcun infedele, o idiota, egli è convinto da tutti, è giudicato da tutti.

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