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Salmi 35:6-25 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

6. Sia la via loro tutta tenebre, e sdruccioli; E perseguali l’Angelo del Signore.

7. Perciocchè senza cagione hanno fatta una fossa nascosta, Per tendervi la lor rete; Senza cagione l’hanno cavata all’anima mia.

8. Venga loro una sprovveduta ruina, E sieno presi colla lor propria rete che hanno tesa di nascosto, E cadano nella ruina che mi hanno apparecchiata.

9. Allora l’anima mia festeggerà nel Signore, E si rallegrerà nella sua salute.

10. Tutte le ossa mie diranno: O Signore, chi è pari a te, Che riscuoti il povero afflitto da chi è più forte di lui; Il povero afflitto, e il bisognoso, da chi lo spoglia?

11. Falsi testimoni si levano; Mi domandano cose, delle quali non so nulla.

12. Mi rendono male per bene; Rendono sconforto all’anima mia.

13. E pure io, quando essi erano infermi, mi vestiva d’un cilicio. Ed affliggeva l’anima mia col digiuno, E la mia orazione mi ritornava in seno.

14. Io andava attorno, come se fosse stato per un mio amico, ovver fratello; Io andava chino, e vestito a bruno, Come uno che faccia cordoglio di sua madre.

15. Ma quando io son zoppicato, essi se ne son rallegrati, E si sono adunati insieme; Gente da nulla si è adunata contro a me, senza che io lo sapessi; Mi hanno lacerato, senza mai restare;

16. Insieme con profani beffatori giocolari, Digrignando i denti contro di me.

17. O Signore, infino a quando vedrai queste cose? Ritrai l’anima mia dalle ruine loro, L’unica mia d’infra i leoncelli.

18. Io ti celebrerò in gran raunanza; Io ti loderò in mezzo d’un gran popolo.

19. Non rallegrinsi di me quelli che mi son nemici a torto; Non ammicchino con gli occhi quelli che mi odiano senza cagione.

20. Perciocchè non parlano giammai di pace; Anzi macchinano frodi contro a’ pacifici della terra.

21. Ed allargano la lor bocca contro a me, E dicono: Eia, Eia! l’occhio nostro ha pur veduto quello che desideravamo.

22. O Signore, tu hai vedute queste cose; non tacere; O Signore, non allontanarti da me.

23. Risvegliati, e destati, per farmi ragione; Dio mio, e Signor mio, risvegliati per difendere la mia causa.

24. O Signore Iddio mio, giudicami secondo la tua giustizia, E fa’ ch’essi non si rallegrino di me;

25. E non dicano nel cuor loro: Ehi! anima nostra; E non dicano: Noi l’abbiamo trangugiato.

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