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Salmi 22:6-20 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

6. Ma io sono un verme, e non un uomo; Il vituperio degli uomini, e lo sprezzato fra il popolo.

7. Chiunque mi vede, si beffa di me, Mi stende il labbro, e scuote il capo;

8. Dicendo: Egli si rimette nel Signore; liberilo dunque; Riscuotalo, poichè egli lo gradisce.

9. Certo, tu sei quel che mi hai tratto fuor del seno; Tu mi hai affidato da che io era alle mammelle di mia madre.

10. Io fui gettato sopra te dalla matrice; Tu sei il mio Dio fin dal seno di mia madre.

11. Non allontanarti da me; perciocchè l’angoscia è vicina, E non vi è alcuno che mi aiuti.

12. Grandi tori mi hanno circondato; Possenti tori di Basan mi hanno intorniato;

13. Hanno aperta la lor gola contro a me, Come un leone rapace e ruggente.

14. Io mi scolo come acqua, E tutte le mie ossa si scommettono; Il mio cuore è come cera, E si strugge nel mezzo delle mie interiora.

15. Il mio vigore è asciutto come un testo, E la mia lingua è attaccata alla mia gola; Tu mi hai posto nella polvere della morte.

16. Perciocchè cani mi hanno circondato; Uno stuolo di maligni mi ha intorniato; Essi mi hanno forate le mani ed i piedi.

17. Io posso contar tutte le mie ossa; Essi mi riguardano, e mi considerano.

18. Si spartiscono fra loro i miei vestimenti, E tranno la sorte sopra la mia vesta.

19. Tu dunque, Signore, non allontanarti; Tu che sei la mia forza, affrettati a soccorrermi.

20. Riscuoti l’anima mia dalla spada, L’unica mia dalla branca del cane.

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