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Proverbi 7:4-17 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

4. Di’ alla sapienza: Tu sei mia sorella; E chiama la prudenza tua parente;

5. Acciocchè esse ti guardino dalla donna straniera, Dalla forestiera che parla vezzosamente.

6. Perciocchè io riguardava una volta per la finestra della mia casa, Per li miei cancelli;

7. E vidi tra gli scempi, E scorsi tra i fanciulli, un giovanetto scemo di senno;

8. Il qual passava per la strada, presso al cantone della casa d’una tal donna; E camminava traendo alla casa di essa;

9. In su la sera, in sul vespro del dì. In su l’imbrunire ed oscurar della notte;

10. Ed ecco, una donna gli venne incontro, In assetto da meretrice, e cauta d’animo;

11. Strepitosa, e sviata; I cui piedi non si fermavano in casa;

12. Essendo ora fuori, or per le piazze; E stando agli agguati presso ad ogni cantone.

13. Ed essa lo prese, e lo baciò, E sfacciatamente gli disse:

14. Io avea sopra me il voto di sacrificii da render grazie; Oggi ho pagati i miei voti.

15. Però ti sono uscita incontro, Per cercarti, e ti ho trovato.

16. Io ho acconcio il mio letto con capoletti Di lavoro figurato a cordicelle di fil di Egitto.

17. Io ho profumato il mio letto Con mirra, con aloe, e con cinnamomo.

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