2. Acciocchè tu osservi gli avvedimenti, E che le tue labbra conservino la scienza.
3. Perciocchè le labbra della donna straniera stillano favi di miele. E il suo palato è più dolce che olio;
4. Ma il fine di essa è amaro come assenzio, Acuto come una spada a due tagli.
5. I suoi piedi scendono alla morte; I suoi passi fanno capo all’inferno.
6. I suoi sentieri sono vaganti, senza che essa sappia ove va, Perchè non considera attentamente la via della vita.
7. Ora dunque, figliuoli, ascoltatemi, E non vi dipartite da’ detti della mia bocca.
8. Allontana la tua via da essa, E non accostarti all’uscio della sua casa;
9. Che talora tu non dia il tuo onore agli stranieri, E gli anni tuoi al crudele;
10. Che talora i forestieri non si sazino delle tue facoltà; E che le tue fatiche non vadano nella casa dello strano;
11. E che tu non gema alla fine, Quando la tua carne ed il tuo corpo saranno consumati;
12. E non dica: Come ebbi io in odio l’ammaestramento? E come rigettò il mio cuore la correzione?
13. E come non ascoltai la voce di quelli che mi ammaestravano, E non inchinai il mio orecchio a quelli che m’insegnavano?
14. Quasi che sono stato in ogni male, In mezzo della raunanza e della congregazione.
15. Bevi delle acque della tua cisterna, E de’ ruscelli di mezzo della tua fonte.