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Proverbi 5:1-14 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

1. Figliuol mio, attendi alla mia sapienza, Inchina il tuo orecchio al mio intendimento;

2. Acciocchè tu osservi gli avvedimenti, E che le tue labbra conservino la scienza.

3. Perciocchè le labbra della donna straniera stillano favi di miele. E il suo palato è più dolce che olio;

4. Ma il fine di essa è amaro come assenzio, Acuto come una spada a due tagli.

5. I suoi piedi scendono alla morte; I suoi passi fanno capo all’inferno.

6. I suoi sentieri sono vaganti, senza che essa sappia ove va, Perchè non considera attentamente la via della vita.

7. Ora dunque, figliuoli, ascoltatemi, E non vi dipartite da’ detti della mia bocca.

8. Allontana la tua via da essa, E non accostarti all’uscio della sua casa;

9. Che talora tu non dia il tuo onore agli stranieri, E gli anni tuoi al crudele;

10. Che talora i forestieri non si sazino delle tue facoltà; E che le tue fatiche non vadano nella casa dello strano;

11. E che tu non gema alla fine, Quando la tua carne ed il tuo corpo saranno consumati;

12. E non dica: Come ebbi io in odio l’ammaestramento? E come rigettò il mio cuore la correzione?

13. E come non ascoltai la voce di quelli che mi ammaestravano, E non inchinai il mio orecchio a quelli che m’insegnavano?

14. Quasi che sono stato in ogni male, In mezzo della raunanza e della congregazione.

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