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Proverbi 27:13-24 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

13. Prendi pure il vestimento di chi ha fatta sicurtà per lo strano; E prendi pegno da lui per la straniera.

14. Chi benedice il suo prossimo ad alta voce, Levandosi la mattina a buon’ora, Ciò gli sarà reputato in maledizione.

15. Un gocciolar continuo in giorno di gran pioggia, E una donna rissosa, è tutt’uno.

16. Chi vuol tenerla serrata, pubblica di voler serrar del vento, E dell’olio nella sua man destra.

17. Il ferro si pulisce col ferro; Così l’uomo pulisce la faccia del suo prossimo.

18. Chi guarda il fico ne mangia il frutto; Così chi guarda il suo signore sarà onorato.

19. Come l’acqua rappresenta la faccia alla faccia; Così il cuor dell’uomo rappresenta l’uomo all’uomo.

20. Il sepolcro, e il luogo della perdizione, non son giammai satolli; Così anche giammai non si saziano gli occhi dell’uomo.

21. La coppella è per l’argento, e il fornello per l’oro; Ma l’uomo è provato per la bocca che lo loda.

22. Avvegnachè tu pestassi lo stolto in un mortaio, Col pestello, per mezzo del grano infranto, La sua follia non si dipartirebbe però da lui.

23. Abbi diligentemente cura delle tue pecore, Metti il cuor tuo alle mandre.

24. Perciocchè i tesori non durano in perpetuo; E la corona è ella per ogni età?

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