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Proverbi 25:7-22 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

7. Perciocchè val maglio che ti si dica: Sali qua; Che se tu fossi abbassato davanti al principe, Che gli occhi tuoi hanno veduto.

8. Non uscir subitamente alla contesa; Che talora alla fin d’essa tu non faccia qualche cosa, Quando il tuo prossimo ti avrà fatta vergogna.

9. Dibatti la tua lite col tuo prossimo; Ma non palesare il segreto di un altro;

10. Che talora chi ti ode non ti vituperi, E che la tua infamia non possa essere riparata.

11. La parola detta in modi convenevoli È simile a pomi d’oro tra figure d’argento.

12. Il savio riprenditore ad un orecchio ubbidiente È un monile d’oro, ed un ornamento d’oro finissimo.

13. Il messo fedele è, a quelli che lo mandano, Come il fresco della neve in giorno di ricolta; E ristora l’anima de’ suoi padroni.

14. L’uomo che si gloria falsamente di liberalità È simile alle nuvole, ed al vento senza pioggia.

15. Il principe si piega con sofferenza, E la lingua dolce rompe le ossa.

16. Se tu trovi del miele, mangiane quanto ti basta; Che talora, se tu te ne satolli, tu nol vomiti fuori.

17. Metti di rado il piè in casa del tuo prossimo; Che talora egli non si sazii di te, e ti odii.

18. Un uomo che dice falsa testimonianza contro al suo prossimo È come un martello, una spada, ed una saetta acuta.

19. La confidanza che si pone nel disleale è, in giorno di afflizione, Un dente rotto, ed un piè dislogato.

20. Chi canta canzoni presso di un cuor dolente È come chi si toglie la vesta d’addosso in giorno di freddo, E come l’aceto sopra il nitro.

21. Se colui che ti odia ha fame, dagli da mangiar del pane; E se ha sete, dagli da bere dell’acqua;

22. Perciocchè così tu gli metterai delle brace in su la testa; E il Signore te ne farà la retribuzione.

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