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Numeri 16:26-36 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

26. Ed egli parlò alla raunanza, dicendo: Deh! dipartitevi d’appresso a’ padiglioni di cotesti malvagi uomini, e non toccate cosa alcuna loro; che talora non periate per tutti i lor peccati.

27. Ed essi si dipartirono d’appresso a’ padiglioni di Core, di Datan, e di Abiram, d’ogni intorno. Or Datan e Abiram uscirono fuori, e si fermarono all’entrata de’ lor padiglioni, con le lor mogli, i lor figliuoli, e le lor famiglie.

28. E Mosè disse: Da questo conoscerete che il Signore mi ha mandato, per far tutte queste opere; conciossiachè io non l’abbia fatte di mio senno.

29. Se costoro muoiono nella maniera di tutti gli uomini, e son puniti come tutti gli altri uomini, il Signore non mi ha mandato.

30. Ma, se il Signore crea una cosa nuova, tal che la terra apra la sua bocca, e li tranghiottisca, insieme con tutto quello che appartiene loro, sì che scendano vivi nell’inferno, voi conoscerete che questi uomini hanno dispettato il Signore.

31. Ed egli avvenne che, come egli ebbe finito di proferire tutte queste parole, la terra ch’era sotto coloro si fendè,

32. e aperse la sua bocca, e li tranghiottì, insieme con le lor case; e parimente tutte le persone appartenenti a Core, e tutta la roba.

33. E scesero vivi nell’inferno, insieme con tutto quello che apparteneva loro; e la terra li coperse, ed essi perirono d’infra la raunanza.

34. E tutti gl’Israeliti ch’erano intorno a loro fuggirono al grido loro; perciocchè dicevano: Che la terra non ci tranghiottisca.

35. Oltre a ciò, un fuoco uscì d’appresso al Signore, il qual consumò que’ dugencinquanta uomini, che offerivano il profumo.

36. Appresso, il Signore parlò a Mosè, dicendo:

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