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Numeri 11:2-9 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

2. E il popolo sclamò a Mosè. E Mosè pregò il Signore, e il fuoco fu ammorzato.

3. E fu posto nome a quel luogo Tabera; perciocchè il fuoco del Signore si apprese quivi in essi.

4. OR la turba della gente accogliticcia ch’era fra il popolo, si mosse a concupiscenza; e i figliuoli d’Israele anch’essi tornarono a piagnere, e dissero: Chi ci darà a mangiar della carne?

5. E’ ci ricorda nel pesce che noi mangiavamo in Egitto per nulla, de’ cocomeri, de’ poponi, de’ porri, delle cipolle, e degli agli.

6. Laddove ora l’anima nostra è arida; e non abbiam nulla; noi non possiamo volger gli occhi sopra altro che sopra la Manna.

7. Or la Manna era simile al seme di coriandolo; e il suo colore simile al color delle perle.

8. E il popolo si spandeva, e la raccoglieva; poi la macinava con le macine, o la pestava nel mortaio; e la coceva in pentole, o ne facea delle focaccie; e il sapore di essa era come il sapor di pastello oliato.

9. E, quando cadeva la rugiada in sul campo di notte, sopra essa cadea ancora la Manna.

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