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Levitico 21:16-22 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

16. Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo:

17. Parla ad Aaronne, e digli: Se alcuno della tua progenie, per le loro età, ha in sè alcun difetto, non s’appressi per offerir le vivande dell’Iddio suo.

18. Perciocchè niun uomo, in cui sia difetto, vi si deve appressare; nè il cieco, nè lo zoppo, nè colui che ha il naso schiacciato, o smisurato.

19. Nè colui che ha rottura nel piè, o rottura nella mano.

20. Nè il gobbo, nè colui che ha panno o albugine nell’occhio, nè colui che ha scabbia, o volatica; nè l’ernioso.

21. Niun uomo adunque, della progenie del Sacerdote Aaronne, in cui sia alcun difetto, s’appressi per offerire i sacrificii fatti per fuoco al Signore; vi è difetto in lui; perciò, non si appressi per offerir le vivande dell’Iddio suo.

22. Ben potrà egli mangiar delle vivande dell’Iddio suo, così delle santissime, come delle sante.

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