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Isaia 48:7-18 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

7. Ora sono state create, e non ab antico, nè avanti questo giorno; e tu non ne avevi udito nulla; che talora tu non dica: Ecco, io le sapeva.

8. Tu non le hai nè udite, nè sapute; ed anche in alcun tempo non ti è stato aperto l’orecchio; perciocchè io sapeva che del tutto tu ti porteresti dislealmente, e che tu sei chiamato: Prevaricator fin dal ventre.

9. Per amor del mio Nome, io rallenterò la mia ira; e per amor della mia lode, io mi ratterrò inverso te, per non distruggerti.

10. Ecco, io ti ho posto al cimento, ma non già come l’argento; io ti ho affinato nel fornello dell’afflizione.

11. Per amor di me stesso, per amor di me stesso, io farò questo; perciocchè, come sarebbe profanato il mio Nome? ed io non darò la mia gloria ad alcun altro.

12. Ascoltami, o Giacobbe, e tu, o Israele, che sei chiamato da me. Io son desso; io sono il primo; io sono anche l’ultimo.

13. La mia mano ha eziandio fondata la terra, e la mia destra ha misurati i cieli col palmo; quando io li chiamo, tutti quanti compariscono.

14. Voi tutti, adunatevi, ed ascoltate: Chi, d’infra coloro, ha annunziate queste cose? Il Signore ha amato colui; egli metterà ad esecuzione la sua volontà contro a Babilonia, e il suo braccio sopra i Caldei.

15. Io, io ho parlato, ed anche l’ho chiamato; io l’ho fatto venire, e le sue imprese son prosperate.

16. Accostatevi a me, ed ascoltate questo; dal principio io non ho parlato di nascosto; dal tempo che la cosa è stata io vi sono stato; ed ora il Signore Iddio, e il suo Spirito, mi ha mandato.

17. Così ha detto il Signore, il tuo Redentore, il Santo d’Israele: Io sono il Signore Iddio tuo, che ti ammaestro per util tuo, che ti guido per la via, per la quale tu devi camminare.

18. Oh avessi tu pure atteso a’ miei comandamenti! la tua pace sarebbe stata come un fiume, e la tua giustizia come le onde del mare.

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