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Isaia 33:17-24 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

17. Gli occhi tuoi mireranno il re nella sua bellezza, vedranno la terra lontana.

18. Il tuo cuore mediterà lo spavento, e dirai: Dove è il commessario della rassegna? dove è il pagatore? dove è colui che tiene i registri delle torri?

19. Ma tu non vedrai il popolo fiero, popolo di linguaggio oscuro, che non s’intende; di lingua balbettante, che non si comprende.

20. Riguarda Sion, città delle nostre feste solenni; gli occhi tuoi veggano Gerusalemme, stanza tranquilla, tabernacolo che non sarà giammai trasportato altrove, i cui piuoli giammai non saranno rimossi, nè rotta alcuna delle sue funi;

21. anzi quivi sarà il Signore magnifico inverso noi; quello sarà un luogo di fiumi, di rivi larghi, al quale non potrà giunger nave da remo, nè grosso navilio passarvi.

22. Perciocchè il Signore è il nostro Giudice, il Signore è il nostro Legislatore, il Signore è il nostro Re; egli ci salverà.

23. Le tue corde son rallentate; esse non potranno tener fermamente diritto l’albero della lor nave, nè spiegar la vela; allora sarà spartita la preda di grandi spoglie; gli zoppi stessi prederanno la preda.

24. E gli abitanti non diranno più: Io sono infermo; il popolo che abiterà in quella sarà un popolo, al quale l’iniquità sarà perdonata.

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