Antico Testamento

Nuovo Testamento

Isaia 24:11-19 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

11. Vi è grido per le piazze, per mancamento del vino; ogni allegrezza è scurata, la gioia del paese è andata in cattività.

12. Nella città non è rimasto altro che la desolazione; e le porte sono rotte e ruinate.

13. Perciocchè avverrà in mezzo del paese, fra i popoli, come quando si scuotono gli ulivi; come, finita la vendemmia, si racimola.

14. Quelli che saran così rimasti alzeranno la lor voce, e canteranno di allegrezza; e strilleranno fin dal mare, per l’altezza del Signore.

15. Perciò, glorificate il Signore nel paese degli Urei, il Nome del Signore Iddio d’Israele nelle isole del mare.

16. Noi abbiamo uditi cantici dall’estremità della terra, che dicevano: Gloria al giusto. Ed io ho detto: Ahi lasso me! ahi lasso me! guai a me! i disleali procedono dislealmente; anzi procedono dislealmente, della dislealtà de’ più disleali.

17. Lo spavento, la fossa, e il laccio, ti soprastano, o abitante del paese.

18. Ed avverrà, che chi fuggirà per lo grido dello spavento caderà nella fossa; e chi salirà fuor di mezzo della fossa sarà preso col laccio; perciocchè le cateratte da alto saranno aperte, e i fondamenti della terra tremeranno.

19. La terra si schianterà tutta, la terra si disfarà tutta, la terra tremerà tutta.

Leggi il capitolo completo Isaia 24