Capitoli

  1. 1
  2. 2
  3. 3
  4. 4
  5. 5
  6. 6
  7. 7
  8. 8
  9. 9
  10. 10
  11. 11
  12. 12
  13. 13
  14. 14
  15. 15
  16. 16
  17. 17
  18. 18
  19. 19
  20. 20
  21. 21
  22. 22
  23. 23
  24. 24
  25. 25
  26. 26
  27. 27
  28. 28
  29. 29
  30. 30
  31. 31
  32. 32
  33. 33
  34. 34
  35. 35
  36. 36
  37. 37
  38. 38
  39. 39
  40. 40
  41. 41
  42. 42
  43. 43
  44. 44
  45. 45
  46. 46
  47. 47
  48. 48
  49. 49
  50. 50
  51. 51
  52. 52
  53. 53
  54. 54
  55. 55
  56. 56
  57. 57
  58. 58
  59. 59
  60. 60
  61. 61
  62. 62
  63. 63
  64. 64
  65. 65
  66. 66

Antico Testamento

Nuovo Testamento

Isaia 13 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

1. Il carico di Babilonia, il quale Isaia figliuolo di Amos vide.

2. LEVATE la bandiera sopra un alto monte, alzate la voce a coloro, scotete la mano, e dite che entrino nelle porte dei principi.

3. Io ho data commissione a’ miei deputati; ed anche, per eseguir l’ira mia, ho chiamati i miei uomini prodi, gli uomini trionfanti della mia altezza.

4. Vi è un romore di moltitudine sopra i monti, simile a quello di un gran popolo; vi è un romore risonante de’ regni delle nazioni adunate; il Signor degli eserciti rassegna l’esercito della gente di guerra.

5. Il Signore e gli strumenti della sua indegnazione vengono di lontan paese, dall’estremità del cielo, per distrugger tutta la terra.

6. Urlate; perciocchè il giorno del Signore è vicino; egli verrà come un guastamento fatto dall’Onnipotente.

7. Perciò, tutte le mani diventeranno fiacche, ed ogni cuor d’uomo si struggerà.

8. Ed essi saranno smarriti; tormenti e doglie li coglieranno; sentiranno dolori, come la donna che partorisce; saranno tutti sbigottiti, riguardandosi l’un l’altro; le lor facce saranno come facce divampate dalle fiamme.

9. Ecco, il giorno del Signore viene, giorno crudele, e d’indegnazione, e d’ira accesa, per metter la terra in desolazione, e per distrugger da essa i suoi peccatori.

10. Perciocchè le stelle dei cieli, e gli astri di quelli non faranno lucere la lor luce; il sole scurerà, quando si leverà; e la luna non farà risplendere la sua luce.

11. Ed io, dice il Signore, punirò il mondo della sua malvagità, e gli empi della loro iniquità; e farò cessar l’alterezza de’ superbi, ed abbatterò l’orgoglio de’ violenti.

12. Io farò che un uomo sarà più pregiato che oro fino, e una persona più che oro di Ofir.

13. Perciò, io crollerò il cielo, e la terra tremerà, e sarà smossa dal suo luogo, per l’indegnazione del Signor degli eserciti, e per lo giorno dell’ardor dell’ira sua.

14. Ed essi saranno come un cavriuolo cacciato, e come pecore che niuno accoglie; ciascuno si volterà verso il suo popolo, e ciascuno fuggirà al suo paese.

15. Chiunque sarà trovato sarà trafitto, e chiunque si sarà aggiunto con loro caderà per la spada.

16. E i lor fanciulletti saranno schiacciati davanti agli occhi loro; le lor case saranno rubate, e le lor mogli violate.

17. Ecco, io eccito contro a loro i Medi, i quali non faranno stima alcuna dell’argento, e non vorranno oro.

18. E con gli archi loro atterreranno i fanciulli, e non avranno pietà del frutto del ventre; e l’occhio loro non risparmierà i figlioletti.

19. E Babilonia, la gloria de’ regni, la magnificenza della superbia dei Caldei, sarà sovvertita, come Iddio sovvertì Sodoma e Gomorra.

20. Ella non sarà giammai più in piè, nè sarà abitata per alcuna età, nè pur vi pianteranno gli Arabi i lor padiglioni, nè vi stabbieranno i pastori.

21. Ma quivi giaceranno le fiere de’ deserti; e le lor case saranno piene di gran serpenti, e l’ulule vi abiteranno, e vi salteranno i demoni.

22. E i gufi canteranno nelle lor case grandi, e i dragoni ne’ lor palazzi di diletto. Or il tempo di essa viene, ed è vicino, e i suoi giorni non saran prolungati.