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Giobbe 5:12-27 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

12. Che disperde i pensieri degli astuti, E fa che le lor mani non possono far nulla di bene ordinato.

13. Egli soprapprende i savi nella loro astuzia, E fa che il consiglio de’ perversi va in ruina.

14. Di giorno scontrano tenebre, E in pien mezzodì vanno a tentone come di notte.

15. Ma egli salva il bisognoso dalla spada, Dalla gola loro, e dalla mano del possente.

16. E vi è qualche speranza per lo misero; Ma l’iniquità ha la bocca turata.

17. Ecco, beato è l’uomo, il quale Iddio castiga; E però non disdegnar la correzione dell’Onnipotente.

18. Perciocchè egli è quel che manda la doglia e altresì la fascia; Egli è quel che fa la piaga, e le sue mani altresì guariscono.

19. In sei afflizioni egli ti libererà, Ed in sette il male non ti toccherà.

20. In tempo di fame egli ti riscoterà dalla morte, E in tempo di guerra dalla spada.

21. Al tempo del flagello della lingua tu sarai nascosto; E non temerai la desolazione, quando verrà.

22. Tu riderai del guasto e della carestia; E non temerai delle fiere della terra.

23. Perciocchè tu avrai patto eziandio con le pietre de’ campi; E le fiere della campagna ti saranno rendute pacifiche.

24. E tu conoscerai per prova che il tuo padiglione non sarà se non pace, E governerai la tua casa, e nulla ti verrà fallito.

25. E riconoscerai che la tua progenie sarà molta, E che i tuoi discendenti saranno come l’erba della terra.

26. Tu entrerai in estrema vecchiezza nel sepolcro, Come la bica delle biade è accumulata al suo tempo.

27. Ecco ciò noi ti diciamo; noi l’abbiamo investigato; egli è così; Ascoltalo, e riconoscilo.

Leggi il capitolo completo Giobbe 5