11. Il qual ci ammaestra più che le bestie della terra, E ci rende savi più che gli uccelli del cielo?
12. Quivi adunque gridano, ed egli non li esaudisce, Per la superbia de’ malvagi.
13. Certamente Iddio non esaudisce la vanità, E l’Onnipotente non la riguarda.
14. Quanto meno esaudirà egli te, che dici che tu nol riguardi? Giudicati nel suo cospetto, e poi aspettalo.
15. Certo ora quello che l’ira sua ti ha imposto di castigo è come nulla; Ed egli non ha preso conoscenza della moltitudine de’ tuoi peccati molto innanzi.
16. Giobbe adunque indarno apre la sua bocca, Ed accumula parole senza conoscimento.