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Giobbe 29:5-21 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

5. Mentre l’Onnipotente era ancora meco, E i miei famigli mi erano d’intorno;

6. Mentre io lavava i miei passi nel burro, E le rocce versavano presso di me de’ ruscelli d’olio.

7. Quando io andava fuori alla porta per la città, O mi faceva porre il mio seggio in su la piazza,

8. I fanciulli, veggendomi, si nascondevano; E i vecchi si levavano, e stavano in piè;

9. I principali si rattenevano di parlare, E si mettevano la mano in su la bocca;

10. La voce de’ rettori era celata, E la lor lingua era attaccata al lor palato;

11. L’orecchio che mi udiva mi celebrava beato; L’occhio che mi vedeva mi rendeva testimonianza;

12. Perciocchè io liberava il povero che gridava, E l’orfano che non avea chi l’aiutasse.

13. La benedizione di chi periva veniva sopra me; Ed io faceva cantare il cuor della vedova.

14. Io mi vestiva di giustizia, ed ella altresì mi rivestiva; La mia dirittura mi era come un ammanto, e come una benda.

15. Io era occhi al cieco, E piedi allo zoppo.

16. Io era padre a’ bisognosi, E investigava la causa che mi era sconosciuta.

17. E rompeva i mascellari al perverso, E gli faceva gittar la preda d’infra i denti.

18. Onde io diceva: Io morrò nel mio nido, E moltiplicherò i miei giorni come la rena.

19. La mia radice era aperta alle acque, E la rugiada era tutta la notte in su i miei rami.

20. La mia gloria si rinnovava in me, E il mio arco si rinforzava in mano mia.

21. Altri mi ascoltava, ed aspettava che io avessi parlato; E taceva al mio consiglio.

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