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Giobbe 23:6-17 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

6. Contenderebbe egli meco con grandezza di forza? No; anzi egli avrebbe riguardo a me.

7. Ivi l’uomo diritto verrebbe a ragione con lui, Ed io sarei in perpetuo liberato dal mio giudice.

8. Ecco, se io vo innanzi, egli non vi è; Se indietro, io non lo scorgo;

9. Se a man sinistra, quando egli opera, io nol veggo; Se a man destra, egli si nasconde, ed io non posso vederlo.

10. Quando egli avrà conosciuta la mia via, E mi avrà esaminato, io uscirò fuori come oro.

11. Il mio piè si è attenuto alle sue pedate; Io ho guardata la sua via, e non me ne son rivolto.

12. Ed anche non ho rimosso d’innanzi a me il comandamento delle sue labbra; Io ho riposte appo me le parole della sua bocca, Più caramente che la mia provvisione ordinaria.

13. Ma, se egli è in un proponimento, chi ne lo storrà? Se l’anima sua desidera di fare una cosa, egli la farà.

14. Egli certo compierà ciò ch’egli ha statuito di me; E molte tali cose sono appo lui.

15. Perciò io sono smarrito per cagion di lui; Se io ci penso, io ho spavento di lui.

16. Certo Iddio mi ha fatto struggere il cuore, E l’Onnipotente mi ha conturbato.

17. Perchè non sono io stato troncato, per non veder le tenebre? E perchè ha egli nascosta l’oscurità d’innanzi a me?

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