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Giobbe 20:3-16 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

3. Io ho udita la mia vituperosa riprensione; Ma lo spirito mio mi spinge a rispondere del mio intendimento.

4. Non sai tu questo, che è stato d’ogni tempo, Da che l’uomo fu posto sopra la terra;

5. Che il trionfo degli empi è di breve durata, E che la letizia dell’ipocrita è sol per un momento?

6. Avvegnachè la sua altezza salisse fino al cielo, E il suo capo giungesse infino alle nuvole;

7. Pur perirà egli in perpetuo, come lo sterco suo; Quelli che l’avranno veduto, diranno: Ove è egli?

8. Egli se ne volerà via come un sogno, e non sarà più ritrovato, E si dileguerà come una visione notturna.

9. L’occhio che l’avrà veduto nol vedrà più, E il suo luogo nol mirerà più.

10. I suoi figliuoli procacceranno il favor de’ poveri, E le sue mani restituiranno quel ch’egli avrà rapito per violenza.

11. Le sue ossa saranno ripiene degli eccessi della sua gioventù, I quali giaceranno con lui in su la polvere.

12. Se il male gli è stato dolce nella bocca, Se egli l’ha nascosto sotto la sua lingua;

13. Se l’ha riserbato, e non l’ha gittato fuori; Anzi l’ha ritenuto in mezzo del suo palato;

14. Il suo cibo gli si cangerà nelle sue viscere, E diverrà veleno d’aspido nelle sue interiora.

15. Egli avrà trangugiate le ricchezze, ma egli le vomiterà; Iddio gliele caccerà fuor del ventre.

16. Egli avrà succiato il veleno dell’aspido, La lingua della vipera l’ucciderà.

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