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Giobbe 14:13-22 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

13. Oh! nascondessimi tu pur sottera, Ed occultassimi, finchè l’ira tua fosse racquetata; E ponessimi alcun termine, dopo il quale tu ti ricordassi di me!

14. Se l’uomo muore, può egli tornare in vita? Aspetterò io tutti i giorni del tempo determinato della mia vita, Finchè mi venga mutamento di condizione?

15. E che tu mi chiami, e che io ti risponda, E che tu desideri l’opera delle tue mani?

16. Perciocchè ora tu conti i miei passi, E non riserbi nulla a punir del mio peccato.

17. I miei misfatti son suggellati in un sacchetto, Tu l’hai cucito sopra le mie iniquità.

18. Ma certo, come un monte cadendo scoscende, Ed una rupe è divelta dal suo luogo;

19. E le acque rodono le pietre, E i lor diluvi inondano la polvere dalla terra; Così tu fai perir la speranza dell’uomo.

20. Tu lo sopraffai in eterno, ed egli se ne va; Tu gli fai mutar faccia, e lo mandi via.

21. Se poi i suoi figliuoli sono in onore, egli nol sa; Se altresì sono abbassati, egli non vi pon mente.

22. La sua carne si duole sol di lui, E l’anima sua fa cordoglio sol di lui.

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