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Giobbe 12:2-17 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

2. Sì, veramente voi siete tutt’un popolo, E la sapienza morrà con voi.

3. Anch’io ho senno come voi; Io non sono da men di voi; Ed appo cui non sono cotali cose?

4. Io son quell’uomo ch’è schernito dal suo amico; Ma un tale invoca Iddio, ed egli gli risponderà; L’uomo giusto ed intiero è schernito.

5. Colui che sta per isdrucciolare col piè, E, per estimazione di chi è felice, un tizzone sprezzato.

6. I tabernacoli de’ ladroni prosperano, E v’è ogni sicurtà per quelli che dispettano Iddio, Nelle cui mani egli fa cadere ciò che desiderano.

7. E in vero, domandane pur le bestie, ed esse tu l’insegneranno; E gli uccelli del cielo, ed essi te lo dichiareranno;

8. Ovvero, ragionane con la terra, ed essa te l’insegnerà; I pesci del mare eziandio te lo racconteranno.

9. Fra tutte queste creature, Quale è quella che non sappia che la mano del Signore fa questo?

10. Nella cui mano è l’anima d’ogni uomo vivente, E lo spirito d’ogni carne umana.

11. L’orecchio non prova egli le parole, Come il palato assapora le vivande?

12. Ne’ vecchi è la sapienza, E nella grande età è la prudenza.

13. Appo lui è la sapienza e la forza; A lui appartiene il consiglio e l’intelligenza.

14. Ecco, se egli ruina, la cosa non può esser riedificata; Se serra alcuno, non gli può essere aperto.

15. Ecco, se egli rattiene le acque, elle si seccano; E se le lascia scorrere, rivoltano la terra sottosopra.

16. Appo lui è forza e ragione; A lui appartiene chi erra, e chi fa errare.

17. Egli ne mena i consiglieri spogliati, E fa impazzare i giudici.

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