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Geremia 46:12-21 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

12. Le genti hanno udita la tua ignominia, e il tuo grido ha riempiuta la terra; perciocchè il prode è traboccato sopra il prode; amendue son caduti insieme.

13. La parola che il Signore pronunziò al profeta Geremia, intorno alla venuta di Nebucadnesar, re di Babilonia, per percuotere il paese di Egitto.

14. Annunziate in Egitto, e bandite in Migdol, e pubblicate in Nof, e in Tafnes; dite: Presentati alla battaglia, e preparati; perciocchè la spada ha già divorati i tuoi luoghi circonvicini.

15. Perchè sono stati atterrati i tuoi possenti? non son potuti star saldi, perciocchè il Signore li ha sospinti.

16. Egli ne ha traboccati molti, ed anche l’uno è caduto sopra l’altro; ed han detto: Or su, ritorniamo al nostro popolo, e al nostro natio paese, d’innanzi alla spada di quel disertatore.

17. Hanno quivi gridato: Faraone, re di Egitto, è ruinato; egli ha lasciata passar la stagione.

18. Come io vivo, dice il Re, il cui nome è: Il Signor degli eserciti, colui verrà, a guisa che Tabor è fra i monti, e Carmel in sul mare.

19. Fatti degli arnesi da cattività, o figliuola abitatrice di Egitto; perciocchè Nof sarà messa in desolazione, e sarà arsa, e non vi abiterà più alcuno.

20. Egitto è una bellissima giovenca; ma dal Settentrione viene, viene lo scannamento.

21. E benchè la gente che egli avea a suo soldo, fosse dentro di esso come vitelli di stia, pur si son messi in volta anch’essi, son fuggiti tutti quanti, non si sono fermati; perciocchè il giorno della lor calamità è sopraggiunto loro, il tempo della lor visitazione.

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