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Genesi 32:22-32 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

22. Ed egli si levò di notte, e prese le sue due mogli, e le sue due serve, e i suoi undici figliuoli; e passò il guado di Iabboc.

23. E, dopo che li ebbe presi, ed ebbe loro fatto passare il torrente, fece passare tutto il rimanente delle cose sue.

24. E Giacobbe restò solo; ed un uomo lottò con lui fino all’apparir dell’alba.

25. Ed esso, veggendo che non lo potea vincere, gli toccò la giuntura della coscia; e la giuntura della coscia di Giacobbe fu smossa, mentre quell’uomo lottava con lui.

26. E quell’uomo gli disse: Lasciami andare; perciocchè già spunta l’alba. E Giacobbe gli disse: Io non ti lascerò andare, che tu non mi abbi benedetto.

27. E quell’uomo gli disse: Quale è il tuo nome?

28. Ed egli disse: Giacobbe. E quell’uomo gli disse: Tu non sarai più chiamato Giacobbe, anzi Israele; conciossiachè tu sii stato prode e valente con Dio e con gli uomini, ed abbi vinto.

29. E Giacobbe lo domandò, e gli disse: Deh! dichiarami il tuo nome. Ed egli disse: Perchè domandi del mio nome?

30. E quivi lo benedisse. E Giacobbe pose nome a quel luogo Peniel; perciocchè disse: Io ho veduto Iddio a faccia a faccia; e pur la vita mi è stata salvata.

31. E il sole gli si levò come fu passato Peniel; ed egli zoppicava della coscia.

32. Perciò i figliuoli d’Israele non mangiano fino ad oggi del muscolo della commessura dell’anca ch’è sopra la giuntura della coscia; perciocchè quell’uomo toccò la giuntura della coscia di Giacobbe, al muscolo della commessura dell’anca.

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