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Genesi 29:13-25 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

13. E, come Labano ebbe udite le novelle di Giacobbe, figliuolo della sua sorella, gli corse incontro, e l’abbracciò, e lo baciò, e lo menò in casa sua. E Giacobbe raccontò a Labano tutte queste cose.

14. E Labano gli disse: Veramente tu sei mie ossa e mia carne. Ed egli dimorò con lui un mese intiero.

15. E Labano gli disse: Perchè tu sei mio fratello, mi serviresti tu gratuitamente? dichiarami qual deve essere il tuo premio.

16. Or Labano avea due figliuole: la maggiore si chiamava Lea, e la minore Rachele.

17. E Lea avea gli occhi teneri; ma Rachele era formosa, e di bello aspetto.

18. E Giacobbe amava Rachele; e disse a Labano: Io ti servirò sett’anni per Rachele, tua figliuola minore.

19. E Labano disse: Meglio è che io la dia a te, che ad un altro uomo; stattene pur meco.

20. E Giacobbe servì per Rachele lo spazio di sette anni; e quelli gli parvero pochi giorni, per l’amore ch’egli le portava.

21. E Giacobbe disse a Labano: Dammi la mia moglie; perciocchè il mio termine è compiuto; e lascia che io entri da lei.

22. E Labano adunò tutte le genti del luogo, e fece un convito.

23. Ma la sera prese Lea, sua figliuola, e la menò a Giacobbe; il quale entrò da lei.

24. E Labano diede Zilpa, sua serva, a Lea, sua figliuola, per serva.

25. Poi, venuta la mattina, ecco, colei era Lea. E Giacobbe disse a Labano: Che cosa è ciò che tu mi hai fatto? non ho io servito appo te per Rachele? perchè dunque mi hai ingannato?

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