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Antico Testamento

Nuovo Testamento

Genesi 11 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

1. OR tutta la terra era d’una favella e di un linguaggio.

2. Ed avvenne che, partendosi gli uomini di Oriente, trovarono una pianura nel paese di Sinear, e quivi si posarono.

3. E dissero l’uno all’altro: Or su, facciamo de’ mattoni, e cociamoli col fuoco. I mattoni adunque furono loro in vece di pietre, e il bitume in vece di malta.

4. Poi dissero: Or su, edifichiamoci una città, ed una torre, la cui sommità giunga fino al cielo, ed acquistiamoci fama; che talora noi non siamo dispersi sopra la faccia di tutta la terra.

5. E il Signore discese, per veder la città e la torre che i figliuoli degli uomini edificavano.

6. E il Signore disse: Ecco un medesimo popolo, ed essi tutti hanno un medesimo linguaggio, e questo è il cominciamento del lor lavoro, ed ora tutto ciò che hanno disegnato di fare, non sarà loro divietato.

7. Or su, scendiamo e confondiamo ivi la lor favella; acciocchè l’uno non intenda la favella dell’altro.

8. E il Signore li disperse di là sopra la faccia di tutta la terra; ed essi cessarono di edificar la città.

9. Perciò essa fu nominata Babilonia; perciocchè il Signore confuse quivi la favella di tutta la terra, e disperse coloro di là sopra la faccia di tutta la terra.

10. QUESTE sono le generazioni di Sem: Sem, essendo d’età di cent’anni, generò Arfacsad, due anni dopo il diluvio.

11. E Sem, dopo ch’ebbe generato Arfacsad, visse cinquecent’anni, e generò figliuoli e figliuole.

12. Ed Arfacsad, essendo vivuto trentacinque anni, generò Sela.

13. Ed Arfacsad, dopo ch’egli ebbe generato Sela, visse quattrocentotre anni, e generò figliuoli e figliuole.

14. E Sela, essendo vivuto trent’anni, generò Eber.

15. E Sela, dopo ch’ebbe generato Eber, visse quattrocentotre anni, e generò figliuoli e figliuole.

16. Ed Eber, essendo vivuto trentaquattr’anni, generò Peleg.

17. Ed Eber, dopo ch’ebbe generato Peleg, visse quattrocentrenta anni, e generò figliuoli e figliuole.

18. E Peleg, essendo vivuto trent’anni, generò Reu.

19. E Peleg, dopo ch’ebbe generato Reu, visse dugennove anni, e generò figliuoli e figliuole.

20. E Reu, essendo vivuto trentadue anni, generò Serug.

21. E Reu, dopo che ebbe generato Serug, visse dugensette anni, e generò figliuoli e figliuole.

22. E Serug, essendo vivuto trent’anni, generò Nahor.

23. E Serug, dopo che ebbe generato Nahor, visse dugent’anni, e generò figliuoli e figliuole.

24. E Nahor, essendo vivuto ventinove anni, generò Tare.

25. E Nahor, dopo ch’ebbe generato Tare, visse cendiciannove anni, e generò figliuoli e figliuole.

26. E Tare, essendo vivuto settant’anni, generò Abramo, Nahor, e Haran.

27. E queste sono le generazioni di Tare: Tare generò Abramo, Nahor e Haran; e Haran generò Lot.

28. Or Haran morì in presenza di Tare suo padre, nel suo natio paese, in Ur de’ Caldei.

29. Ed Abramo e Nahor si presero delle mogli; il nome della moglie di Abramo era Sarai; e il nome della moglie di Nahor, Milca, la quale era figliuola di Haran, padre di Milca e d’Isca.

30. Or Sarai era sterile, e non avea figliuoli.

31. E Tare prese Abramo suo figliuolo, e Lot figliuol del suo figliuolo, cioè di Haran, e Sarai sua nuora, moglie di Abramo suo figliuolo; ed essi uscirono con loro fuori d’Ur de’ Caldei, per andar nel paese di Canaan; e, giunti fino in Charan, dimorarono quivi.

32. E il tempo della vita di Tare fu dugentocinque anni; poi morì in Charan.