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Antico Testamento

Nuovo Testamento

Esodo 16 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

1. POI tutta la raunanza de’ figliuoli d’Israele si partì di Elim, e venne nel deserto di Sin, ch’è fra Elim e Sinai, nel quintodecimo giorno del mese secondo, da che furono usciti di Egitto.

2. E tutta la raunanza de’ figliuoli d’Israele mormorò contro a Mosè, e contro ad Aaronne, nel deserto.

3. E i figliuoli d’Israele dissero loro: Oh! fossimo pur morti per la mano del Signore, nel paese di Egitto, quando sedevamo presso alle pignatte delle carni, quando mangiavamo del pane a sazietà; conciossiachè voi ci abbiate tratti in questo deserto, per far morir di fame tutta questa raunanza.

4. E il Signore disse a Mosè: Ecco, io vi farò piovere del pane dal cielo; e il popolo uscirà, e ne raccoglierà di dì in dì quanto gliene bisognerà per giorno; acciocchè io lo provi, s’egli camminerà nella mia Legge, o no.

5. Ma ogni sesto giorno apparecchino essi ciò che avranno a portare in tavola; e ciò sia il doppio di quello che coglieranno per ciascun giorno.

6. E Mosè ed Aaronne dissero a tutti i figliuoli d’Israele: Questa sera voi conoscerete che il Signore vi ha tratti fuori del paese di Egitto.

7. E domattina voi vedrete la gloria del Signore; conciossiachè egli abbia uditi i vostri mormorii contro al Signore; ma, quant’è a noi, che siamo noi, che voi mormoriate contro a noi?

8. Mosè, oltre a ciò, disse: Ciò avverrà, dandovi il Signore questa sera della carne a mangiare, e domattina del pane a sazietà; perchè il Signore ha intesi i vostri mormorii, co’ quali avete mormorato contro a lui; ma, quant’è a noi, che siamo noi? i vostri mormorii non s’indirizzano contro a noi, anzi contro al Signore.

9. Poi Mosè disse ad Aaronne: Di’ a tutta la raunanza de’ figliuoli d’Israele: Appressatevi davanti al Signore; perciocchè egli ha intesi i vostri mormorii.

10. E, come Aaronne parlava a tutta la raunanza de’ figliuoli d’Israele, essi voltarono la faccia verso il deserto; ed ecco, la gloria del Signore apparve nella nuvola.

11. E il Signore parlò a Mosè, dicendo:

12. Io ho intesi i mormorii dei figliuoli d’Israele; parla loro, dicendo: Fra i due vespri voi mangerete della carne, e domattina sarete saziati di pane; e conoscerete ch’io sono il Signore Iddio vostro.

13. E avvenne su la sera che delle quaglie salirono, e coprirono il campo; e la mattina vi fu un suolo di rugiada intorno al campo.

14. E quando quel suolo di rugiada fu sparito, ecco, sopra la faccia del deserto vi era una cosa minuta, tonda, sottile come brina, in su la terra.

15. E quando i figliuoli d’Israele la videro, dissero l’uno all’altro: Questo è del Man; perciocchè non sapevano che cosa fosse. E Mosè disse loro: Quest’è il pane che il Signore vi dà per mangiare.

16. Quest’è quello che il Signore ha comandato: Raccoglietene ciascuno a ragion del suo mangiare, un omer per testa, secondo il numero delle vostre persone; prendane ciascuno per quelli che son nel suo padiglione.

17. E i figliuoli d’Israele fecero così; e ne raccolsero, chi assai, e chi poco.

18. E lo misurarono con l’omer; e chi ne avea raccolto assai non n’ebbe di soverchio; e chi ne avea raccolto poco non n’ebbe di manco; ciascuno ne raccoglieva quanto gliene bisognava per lo suo mangiare.

19. E Mosè disse loro: Niuno ne lasci di resto fino alla mattina.

20. Ma alcuni non ubbidirono a Mosè, e ne lasciarono di resto fino alla mattina, e quello inverminò, e putì; laonde Mosè si adirò contro a loro.

21. Così lo raccoglievano ogni mattina, ciascuno a ragion del suo mangiare; e quando il sole si riscaldava, quello si struggeva.

22. E nel sesto giorno raccolsero di quel pane il doppio, cioè: due omer per uno. E tutti i principali della raunanza vennero, e rapportarono la cosa a Mosè.

23. Ed egli disse loro: Quest’è quel che il Signore ha detto: Domani è il Sabato, il riposo sacro al Signore; cuocete oggi quel che avete a cuocere al forno od al fuoco; e riponetevi tutto quello che soprabbonderà, per serbarlo fino a domani.

24. Essi adunque riposero quello fino alla mattina, come Mosè avea comandato; e non putì, e non vi fu alcun vermine.

25. E Mosè disse: Mangiatelo oggi; perciocchè oggi è Sabato al Signore; oggi voi non ne troverete per li campi.

26. Raccoglietene per sei giorni; ma nel settimo giorno è Sabato; in quel dì non ne sarà.

27. Ora, nel settimo giorno avvenne che alcuni del popolo uscirono per raccoglierne, ma non ne trovarono.

28. E il Signore disse a Mosè: Fino a quando ricuserete di osservare i miei comandamenti, e le mie leggi?

29. Vedete che il Signore vi ha ordinato il Sabato; perciò egli vi dà nel sesto giorno del pane per due giorni; stiasene ciascun di voi in casa, non esca alcuno del suo luogo al settimo giorno.

30. Il popolo adunque si riposò nel settimo giorno.

31. E la casa d’Israele chiamò quel pane manna; ed esso era simile a seme di coriandolo, ed era bianco, e il suo sapore era come di frittelle fatte col miele.

32. Mosè, oltre a ciò, disse: Quest’è quello che il Signore ha comandato: Empi un omer di manna, acciocchè sia serbata per le vostre età, e che esse veggano il pane, del quale io vi ho cibati nel deserto, dopo avervi tratti fuor del paese di Egitto.

33. Mosè adunque disse ad Aaronne: Piglia un vaso, e mettivi dentro un pieno omer di manna, e riponilo davanti al Signore, acciocchè quella sia serbata per le vostre età.

34. Come il Signore avea comandato a Mosè, Aaronne ripose quella manna davanti alla Testimonianza, per esser serbata.

35. E i figliuoli d’Israele mangiarono la manna lo spazio di quarant’anni, finchè furono arrivati in paese abitato; mangiarono la manna, finchè furono arrivati a’ confini del paese di Canaan.

36. Or un omer è la decima parte di un efa.